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Monza, 117 anni fa Gaetano Bresci uccise il re d'Italia Umberto I

L'ultimo circolo anarchico attivo a Mantova è stato il “Gaetano Bresci”. Il compagno Bresci uccise a Monza il Re d'Italia Umberto I il 29 luglio di 117 anni fa. 


Il compagno Gaetano Bresci dopo l'arresto disse «Ho attentato al Capo dello Stato perché è responsabile di tutte le vittime pallide e sanguinanti del sistema che lui rappresenta e fa difendere. Concepii tale disegnamento dopo le sanguinose repressioni avvenute in Sicilia in seguito agli stati d'assedio emanati per decreto reale. E dopo avvenute le altre repressioni del ‘98 ancora più numerose e più barbare, sempre in seguito agli stati d'assedio emanati con decreto reale».

Il compagno Bresci fu ucciso in carcere 20 maggio 1901 da tre guardie che lo immobilizzarono e lo massacrarono di pugni e calci. Nel gergo carcerario questo trattamento è chiamato "fare il Sant'Antonio o santantonio", con lo scopo di punire i riottosi. Fu simulato un suicidio a cui nessuno credette mai e si diede notizia della sua morte due giorni dopo, il 22 maggio. Sandro Pertini, detenuto nello stesso carcere, durante il ventennio fascista, affermò, 47 anni dopo nell'aula dell'Assemblea Costituente, che Bresci era stato ammazzato.



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