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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Mantova, la morte 'accidentale' di un anarchico

Il compagno Giuseppe Pinelli fu ucciso il 16 dicembre 1969 e dopo 48 anni non è stata fatta giustizia. La figlia Claudia Pinelli sarà a Mantova per raccontare il dramma che ha travolto la sua famiglia e per farci partecipi del suo impegno per ottenere giustizia. L'appuntamento è sabato 16 dicembre alla Biblioteca Mediateca Gino Baratta dalle ore 16.00. Partecipa il coro I Violenti Piovaschi . L'uccisione del compagno Pino, ferroviere anarchico, agita oggi come ieri le nostre coscienze perché non può esserci pace senza giustizia. La verità uscita dalle aule dei tribunali sulla sua morte non ci ha mai convinto. Quando morì innocente, il 16 dicembre 1969, non doveva essere in Questura perché il suo fermo non era stato validato da nessun magistrato. Il compagno Pinelli era trattenuto illegalmente nella Questura di Milano. Ai funerali del 20 dicembre 1969 a Milano partecipa Ugo Zavanella che insieme a Giancorrado Barozzi, Dado Mora, Flavio Lazzarini del circolo &q

CLM, gli eventi del 2018

L'ultima assemblea del CLM si è tenuta lunedì 6 novembre scorso, dopo il presidio antimilitarista e ad un mese dall'incontro con Claudia Pinelli per ricordare il padre, il Compagno Giuseppe Pinelli, ucciso 48 anni fa. Durante l'assemblea si è deciso di distribuire i volantini dell'evento del 16 dicembre su tutto il territorio mantovano . L'assemblea ha discusso sui possibili eventi da organizzare nei primi sei mesi del 2018. Si è concordato di invitare Andrea Papi per parlare sull'anarchismo oggi e di invitare la redazione di A rivista anarchica per rilanciare la presenza e i punti vendita sul territorio di tutta la provincia mantovana. Verrà contatto nei prossimi giorni il regista Giuliano Montaldo per invitarlo a Mantova in concomitanza con l'organizzazione della proiezione del film Sacco e Vanzetti, uccisi cento anni fa. Alla fine di dicembre incontreremo Giovanni Cattini per organizzare la presentazione del suo lavoro di ricerca sulle compagn

Educazione e Libertà

Il 22 ottobre scorso al Teatrino del Vecchio Mercato di Castel Bolognese si è tenuto il convegno Educazione e Libertà , organizzato dalla Biblioteca Libertaria “Armando Borghi”, in collaborazione con l’Assemblea degli Anarchici Imolesi, la Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” di Castel Bolognese, il Movimento di Cooperazione Educativa (MCE) – Gruppo Territoriale di Ravenna . Al convegno sono intervenuti Andrea Papi, Francesco Codello, Giulio Spiazzi, Filippo Trasatti, Maurizio Giannangeli, Thea Venturelli. Raffaele Mantegazza non potendo intervenire ha inviato un testo, letto da Andrea Papi. Potete ascoltare tutti gli interventi della sessione mattutina e della sessione pomeridiana del convegno. Le registrazioni video sono state curate e pubblicate dalla Biblioteca Libertaria "ArmandoBorghi" . Per qualsiasi informazione potete mettervi in contatto con Andrea Papi . Link foto  

4 novembre, le foto del presidio antimilitarista

Il 4 novembre scorso si è tenuto a Mantova il presidio antimilitarista, in concomitanza delle cerimonie dell'esercito. Il presidio che da anni non era più stato fatto, è stato organizzato dal Circolo libertario mantovano insieme all'Associazione eQual, Sinistra Italiana MN e lo Spazio Sociale La Boje. Ecco alcune foto dell'iniziativa

4 Novembre, GIÚ LE ARMI

Il 4 novembre di ogni anno si celebra ancora la guerra: un crimine che viene alimentato con la retorica della “vittoria” per il massacro avvenuto in Europa 100 anni fa nella I Guerra Mondiale. Parole quali “coraggio”, “morte eroica”, “difendiamo la nostra terra” e “patria” sono state utilizzate dai profittatori della guerra e dai guerrafondai per mandare a morte milioni di giovani. Queste parole vengono utilizzate oggi per giustificare la violenza, il razzismo, il nazionalismo e le guerre neo-coloniali. Noi affermiamo il nostro NO! risoluto contro tutte le armi e tutte le guerre. A volere l’intervento italiano nella Prima Guerra Mondiale furono gli industriali che ipotizzavano grandi guadagni, la monarchia che voleva ampliare il proprio regno e i nazionalisti ansiosi di avere un “impero”; non a caso questi soggetti sarebbero stati successivamente gli sponsor politici ed economici della dittatura fascista. Quando l’Italia entrò in guerra il 23 maggio del 1915, a combattere non ci