Le Cucine del Popolo invitano al
convegno internazionale Cucine senza Confini che si terrà a
Massenzatico (RE) il 5-6-7 ottobre prossimi, qui il programma provvisorio e immaginario.
Care amiche e cari amici, care compagne
e cari compagni,
se la nostra Patria è il mondo intero,
la nostra cucina, di conseguenza, non può che essere senza
frontiere, aperta, solidale ed inclusiva. Le Cucine del Popolo da
oltre 20 anni propongono una gastronomia sociale abbinata ad una
felicità aggregativa mediante una prassi libertaria tesa a costruire
un progetto culturale resistente. Con i fermenti razzisti che in
particolar modo oggi attraversano il nostro Paese, è necessario
trovare dei percorsi dal basso in grado di fronteggiare questa deriva
autoritaria ribadendo i valori del Socialismo Umanitario in una
prospettiva internazionalista.
Con questo nuovo Convegno dedicato alle
Cucine Senza i Confini, pensiamo di essere sul “filo del tempo”
con una riflessione approfondita per le scadenze del futuro più
prossimo, a partire da alcuni appuntamenti nelle città europee dove
porteremo con le nostre esperienze gastronomiche, mutualistiche e
associative.
L’incontro che proponiamo quest’anno
sarà di grande importanza, come sempre, per il suo Convegno di Studi
che vedrà una significativa presenza di Professori, studiosi e
esperti di altissimo livello provenienti da ogni parte d’Europa.
Sarà pure interessante la comunicazione del Professore Alberto
Capatti, grande conoscitore della Storia della Gastronomia, contro le
“proibizioni dell’Onu” in merito all’olio d’oliva, al
prosciutto crudo e al Parmigiano Reggiano.
Per i laboratori avremo da un parte una
proposta inerente ai liquori proletari (Pelinkovac, Grappa alla
Macchia e Amaro del Partigiano) e dall’altra assaggeremo
ghiaccioli, sottaceti e frattaglie.
Un altro momento molto sentito del
Convegno sarà il Veglione Rosso che vedrà la partecipazione di
almeno 300 persone, dove verrà riproposto un menu Socialista del
1910 a base di cappelletti e bolliti, antipasti e salse di campagna,
dolce e lambrusco rosso vivo con prenotazione obbligatoria e, come
per tutti i pasti, sarà presente l’alternativa vegana e
vegetariana.
Il pranzo della domenica, dedicato alle
Cucine dei Popoli, sarà realizzato direttamente dai Rifugiati e dai
Sinti che cucineranno i loro piatti tipici creando un grande momento
di condivisione.
Parteciperanno al Convegno artisti,
poeti, scrittori, giornalisti e musicisti che conferiranno all’evento
un ulteriore prestigio attraverso le loro riflessioni e le loro
performance.
Saranno presenti uno spazio bimbi, un
servizio libreria, biliardino e ping pong, servizio bar e punti di
ristoro.
Il Convegno, come consuetudine, sarà
totalmente autogestito e privo di finanziamenti pubblici con
l’impegno di una sessantina di militanti suddivisi fra Reggio
Emilia e Massenzatico.
Questo appuntamento servirà anche a
consolidare nuove relazioni per allargare la “rete” delle Cucine
del Popolo; una rete tenuta insieme da un modello associativo
autogestito unito ad una gastronomia solidale destinata a superare
qualsiasi frontiera.
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