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La Comune di Parigi vive

Tutte le donne erano lì. Mettendosi tra noi e l’esercito, le donne si lanciarono sui cannoni e sulle mitragliatrici, e i soldati rimasero immobili. La Rivoluzione era ormai cosa fatta con queste parole Louise Michel, intellettuale anarchica, descrive la nascita della Comune di Parigi il 18 marzo 1871. Sono diverse le ragioni che portarono l'assalto al cielo ma è indubbio che centocinquanta anni fa è stato abolito lo Stato. La Comune ha svelato l'esigenza dell'umanità alla democrazia diretta e permanente.

Nella dichiarazione Al Popolo francese la Comune si scaglia contro il parlamentarismo e lo Stato accentratore, promuovendo l'associazione volontaria di tutte le iniziative locali, il concorso spontaneo e libero di tutte le energie individuali in vista di uno scopo comune, il benessere, la libertà e la sicurezza per tutte e tutti.

Il Consiglio comunale proclamato il 28 marzo è un organo legislativo ed esecutivo, un'assemblea e un governo collettivo. I funzionari pubblici sono scelti per elezione o concorso e la loro posizione è revocabile in qualsiasi momento. Gli stranieri eletti a far parte della Comune sono confermati nella loro carica perché la bandiera della Comune è la bandiera della Repubblica universale.

La Comune vede l'ingresso prorompente delle donne in politica. L'Unione delle Donne, promossa da Élisabeth Dmitrieff, proclama la lotta per l'abolizione di tutti i privilegi e di tutte le diseguaglianze. Decine di migliaia di donne decidono di mettersi al servizio della Comune come propagandiste nei circoli, operaie, cantiniere e combattenti. Si promuove l'insegnamento e il salario paritario, si riorganizza la vita quotidiana.

La Comune è repressa nel sangue il 28 maggio, l'esercito massacra tra i 17mila e i 25mila cittadini e cittadine. Scrive Bakunin il socialismo rivoluzionario ha appena tentato una prima manifestazione clamorosa e pratica nella Comune di Parigi [...]; ne sono sostenitore soprattutto perché è stata la negazione audace, molto accentuata, dello Stato. Marx si è inchinato alla Comune che ha ribaltato tutte le sue concezioni ma gli offre quella fama che non gli aveva ancora dato Il Capitale.

La Comune è impressa nella memoria e nei cuori perché ha reso possibile una società senza servitù e sfruttamento, senza il dominio del denaro, senza Stato e senza capitale. L'anarchia costituita a Parigi il 18 marzo è stata sconfitta dallo Stato che ha fatto della violenza un valore. Viva la Comune!!

Circolo libertario mantovano

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