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4 novembre, presidio antimilitarista

Il Circolo libertario mantovano invita la cittadinanza a partecipare al presidio antimilitarista che si terrà giovedì 4 novembre dalle ore 16.30 in Largo XXIV Maggio di fronte al Famedio. Partecipano Sinistra Italiana Mantova, Arci Virgilio, Nonunadimeno, Potere al popolo, Equal, Mantova per la pace, La Boje, Rifondazione Comunista e Verdi Mantova.

Il 4 novembre di ogni anno viene celebrato il crimine di stato più meschino e diabolico: la guerra! Un crimine che viene alimentato con la retorica nazionalista della “vittoria” per il massacro avvenuto in Europa 103 anni fa nella I Guerra Mondiale.

Noi antimilitaristə e internazionalistə rifiutiamo il nazionalismo in tutte le sue forme come quella sovranista e condanniamo il coro patriotico che celebra i centotre anni dell’immane carneficina che portò milioni di mortə, mutilatə, invalidə, dispersə, stupri, fucilazioni di massa, fosse comuni, devastazioni ambientale.

La mitizzazione del militarismo e del colonialismo occidentale ha visto l'esercito italiano sconfitto in Afghanistan nella più “lunga guerra” mai combattuta. Una sconfitta tanto eclatante che ha dato la misura di quanto il militarismo è una piaga che deve essere curata nella nostra società.

Il militarismo ha un'intima correlazione con la violenza sessista e patriarcale con radici eguali alle violenze perpetrate dai Talebani sulle donne afghane. Per tali ragione è necessario crescere l'antimilitarismo nella società italiana contrastando la crescente propaganda militarista nella scuola.

Lottiamo per il completo ritiro delle missioni militari all'estero che servono ad alimentare l'industria bellica e gli interessi delle multinazionali in una logica di depredazione delle risorse e di devastazione dell'ambiente. E' necessario liberare le risorse utilizzate per fare la guerra e consegnarle alle comunità locali per sostenere per esempio la sanità, i servizi sociali, i trasporti, la scolarizzazione.

Il 4 novembre faremo memoria sulle tantissimə compagnə anarchicə, libertarə, anti-autoritarə, non violentə, socialistə che furono fucilatə durante la I Guerra Mondiale perché scelsero di non fare la guerra e diamo memoria a tutte le giovani donne e ai giovani uomini che su tutti i fronti di guerra sacrificano la loro vita per non uccidere.


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