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4 novembre, presidio antimilitarista

Il Circolo libertario mantovano invita la cittadinanza a partecipare al presidio antimilitarista che si terrà lunedì 4 novembre dalle ore 16.00 in Largo XXIV Maggio di fronte al Famedio. Il presidio è organizzato insieme a eQual, Potere al Popolo, Mantova per la pace, Nonunadimeno, Sinistra Italiana, Rifondazione comunista, Europa Verde Mantova, Arci Virgilio e laBoje.

Il 4 novembre come ogni anno, facciamo memoria sulle tantissime compagne e compagni anarchici, libertari, anti-autoritari, non violenti, socialisti che furono fucilati durante la I Guerra Mondiale perché scelsero di non fare la guerra e diamo memoria a tutte le giovani donne e ai giovani uomini che su tutti i fronti di guerra sacrificano oggi la loro vita per non uccidere.

La guerra è ferocia, è pianto, è urla, è dolore, è straziante, è infamia, è morte. Disertare per noi libertari e libertarie è una necessità tanto forte, tanto onesta, tanto irrinunciabile. La guerra è il crimine di stato più meschino e diabolico eppure in Italia ancora si festeggia ogni 4 novembre quell’immane carneficina - la I Guerra Mondiale - che portò milioni di morti, mutilati, invalidi, dispersi, stupri, fucilazioni di massa, fosse comuni, devastazioni ambientale.

Oggi è impellente agire nel quotidiano e sui territori e non lasciare una semplice testimonianza per i crimini contro l'umanità che vengono commessi in Palestina o per le circa cento guerre e conflitti armati nel Mondo. La guerra è presente più di prima nelle nostre vite.

Quest'anno è stata spesa la cifra record di euro 29 miliardi e 161 milioni, +5,1% rispetto al 2023, secondo il report pubblicato dalla Rete Pace e Disarmo. La legge di bilancio per il 2025 farà letteralmente esplodere la spesa militare a 32 miliardi di euro. In tre anni la spesa per comprare le armi è aumentata di quasi il 20%. Tredici miliardi andranno a foraggiare i produttori di armi. Ma non è tutto perché si prevede un ulteriore aumento della spesa militare che potrebbe sfondare ogni record utilizzando parte dei 191 miliardi del Recovery Found destinati dall'Unione europea all'Italia. Nel contempo la spesa sanitaria rapportata al PIL è calata, ripercuotendosi sul diritto e le cure per tantissime persone: viviamo più a lungo ma meno in salute.

Mentre aumenta la spesa per fare la guerra, i provvedimenti dei Governi succeduti negli ultimi vent'anni hanno imposto politiche securitarie che hanno ristretto le libertà individuali. Questo Governo sta sferrando colpi sempre più duri a chi lotta contro la povertà con la complicità e l'assenso delle Amministrazioni locali di ogni segno politico. Si sta delineando in maniera sempre più evidente la repressione e la criminalizzazione della povertà e della fragilità. Si alimenta l'allarme sociale per ingaggiare una vera e propria guerra sulle nostre strade contro i poveri, i giovani, gli stili di vita non conformi, gli immigrati e le minoranze.

Per queste ragioni invitiamo cittadine e cittadini a partecipare al presidio di lunedì 4 novembre alle ore 16 per contrastare le logiche belliche esercitate sul nostro quotidiano.

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